Questa è la seconda parte dell’articolo “Guida al prepping in 10 passi”. Qui vedremo i punti dal 4 al 6, che sono:
5. Costruisci kit di sopravvivenza
4. Strumenti da immagazzinare
Cibo e acqua non bastano per sopravvivere quando manca la corrente.
Come andrai in bagno quando non ci sono impianti idraulici?
Come ti laverai senza un rubinetto aperto e sapone?
Come illuminerai la tua casa senza elettricità?
Come tratterai le infezioni e malattie quando non ci sono farmacie?
Queste sono solo alcune delle domande da considerare quando ci si prepara ad un disastro. Fortunatamente, c’è una risposta per tutto, a patto che ti prepari.
La lista di strumenti utili alle emergenze è talmente lunga da non potere essere mai esaustiva, ed è anche dove la maggior parte dei prepper “appassionati” si perde poi in infinite ore (e migliaia di dollari) di ricerche e acquisti.
Per quanto è indubbiamente vero che in caso di emergenza ogni singolo oggetto può essere una manna dal cielo, dobbiamo essere realistici e soprattutto ponderati.
È molto più semplice acquistare infinite quantità di oggetti che imparare ad utilizzarli, ma questo non vuol dire che sia necessariamente utile.
Acquistare un fornello a gas senza sapere come utilizzarlo è (quasi) come non averlo, e lo stesso vale per praticamente qualsiasi altro oggetto!
Ricordati quindi che ogni oggetto sulla lista o che comprerai richiede assolutamente che tu lo sappia utilizzare, per evitare di costruirti un’illusione di sicurezza o evitare di dedicare il tempo appropriato a saper usare il tuo equipaggiamento.
La lista qui a seguire non è lontanamente esaustiva, ma racchiude alcuni degli oggetti o delle categorie più importanti da tenere a mente.
- Torce elettriche e batterie
- Candele d’emergenza (o normali candele)
- Accendini e ricariche
- Fiammiferi
- Carta igienica
- Kit di pronto soccorso base
- Kit igienici
- Medicine ed antibiotici
- Attrezzi (dai martelli ai cacciaviti, brugole, seghe, etc…)
- Powerbank (almeno 10.000 mAh)
- Radio d’emergenza (per captare comunicazioni nazionali)
- Coltello (lama fissa, fra i 10 e i 15 cm, una buona marca è la Morakniv)
- Multiuso (Marca victorinox o leatherman)
- Nastro americano (di qualità)
- Fornello a gas e ricariche (da campeggio, con ricariche standard)
- Indumenti protettivi (guanti, occhiali, maschere antigas)
- Strumenti segnaletici (specchietti, fischi, etc…)
- Ricambi per casa
- Ricambi per auto
Questi sono alcuni degli esempi di oggetti utili per la tua sopravvivenza in caso di emergenza, ma come prima citato la lista non è assolutamente esaustiva o completa, ma un esempio dei primi oggetti da comprare e da avere sotto mano.
In scenari in cui l’ospedale potrebbe non essere disponibile, anche solo un taglio può diventare problematico, quando una buona dose di acqua ossigenata e garza potrebbe risolvere il tutto.
Un buon strumento può essere decisivo in situazioni critiche!
5. Costruisci kit di sopravvivenza
Il prepping, come citato all’inizio di questo articolo, è spesso associato a situazioni apocalittiche o di simile entità, dimenticandoci di un semplice concetto.
Che sia una testata nucleare o un’auto che ci colpisce sul ciglio della strada per mancanza di illuminazione, la fine è sempre la stessa.
Semplicemente alcune situazioni ci spaventano più di altre, eppure il finale è sempre uguale, come purtroppo ci indicano le numerose statistiche di morti per banali incidenti come uno scivolo in doccia, un eccesso di velocità o altre situazioni tendenzialmente prevedibili.
Questo ci dovrebbe insegnare che le situazioni improvvise accadono proprio così; in maniera improvvisa!
Possono essere ovunque, accadere in qualsiasi momento, soprattutto se non ce l’aspettiamo.
Un’emergenza può accadere mentre sei in viaggio in auto, in ufficio, in aereo, mentre cammini – in qualsiasi luogo oltre che mentre sei a casa.
A volte la situazione può richiedere che tu debba rapidamente tornare a casa e ricongiugerti con la tua famiglia, ma non sempre potrebbe essere possibile nei tempi e modi preferiti.
Ecco perché bisogna avere dei kit di “sopravvivenza” per ogni evenienza, costruiti con coscienza e realismo in mente.
Con la parola “sopravvivenza” si pensa spesso a chissà quali scenari estremi, quando invece è qualcosa che facciamo ogni giorno. Il termine di per sé significa “sopra – vivere”, ovvero vivere al di sopra o oltre. Nello specifico si intende vivere oltre la morte degli altri.
Se ci pensiamo di fatti è proprio così; ogni giorno noi sopravviviamo alla morte di moltissime persone, più anziane o giovani di noi, per una serie di motivazioni.
Il concetto del kit di sopravvivenza è uguale; sopravvivere dove una persona meno preparata o equipaggiata potrebbe non farcela!
A volta bastano pochi accorgimenti per fare la differenza, come una bottiglia d’acqua in più, una barretta energetica o una torcia.
Un esempio che si applica a tutti è il kit per auto, che dovrebbe contenere almeno:
- ricambi e attrezzi base
- ruotino
- attrezzi per ruotino
- cavi jumper per batteria
- compressore d’aria d’emergenza
- giacchetta segnaletica
- triangolo segnaletico
- torcia e batterie
- 3-6 litri d’acqua
- barrette energetiche
- Kit di pronto soccorso minore
- Kit di pronto soccorso per traumi (con tourniquet)
- coperte termiche
- poncho anti pioggia / ombrello
Questi oggetti avrebbero potuto fare la differenza per migliaia di persone che ogni giorno nel mondo si ritrovano sperdute, incidentate, o semplicemente in difficoltà per strada.
Lo stesso concetto si applica ad altri kit, come ad esempio:
- kit di sopravvivenza per auto/veicolo (vedi sopra)
- Bug out bag (noto anche come borsa da 72 ore – per fughe rapide)
- kit di sopravvivenza casalingo (oggetti più importanti da avere sottomano)
- kit di pronto soccorso per vita nella natura (se ti ritrovi a dover scappare senza meta precisa)
- Get home Bag (in macchina o con te, per poter tornare a casa qualora accadesse qualcosa di grave mentre sei lontano/a)
Il concetto è avere strumenti specifici per ogni situazione, facendo si che tu possa avere sempre con te ciò che ti serve per poter rimanere in salute e sicurezza.
6. Difesa
Per le comunità di “prepper” americane la difesa e le armi sono forse al primo posto assieme ad acqua e cibo, e per buoni motivi.
Oltre ad essere una forte componente culturale, e per alcuni una passione (per il popolo italiano – e non solo – sconosciuta o relegata a nicchie di appassionati), le armi sono il singolo strumento più importante che puoi avere.
Perché?
Immagina qualsiasi contesto d’emergenza o catastrofe in cui le ordinare norme sociali e legali sono sospese o non vi sono forze dell’ordine in grado di farle rispettare, quanto ci vorrà secondo te per vedere persone che iniziano a compiere atti di violenza o criminali?
Quanto ci metterà secondo te una persona impreparata e isolata, ma armata, ad utilizzare un’arma per impossessarsi delle tue risorse?
Scenari che possono sembrare lontani ed impensabili, eppure scenari di crisi in tutto il mondo hanno riprovato più volte che quando accade l’impossibile, le persone possono fare l’impensabile.
La domanda è: la tua famiglia sarà pronta?
Il singolo ostacolo più grande per la cultura italiana è proprio quello psicologico, considerando che le armi non sono parte della quotidianità (per il bene e per il male), e dunque rappresentano un concetto difficile da accettare.
Ma superato questo, il resto è molto più semplice di quanto si pensi – richiede allenamento, allenamento, allenamento.
Comprare una pistola non è sufficiente – bisogna allenarsi ed andare al poligono.
Tuttavia, meglio avere uno strumento in primis, che non averlo e rimpiangerlo dopo.
Ho citato una pistola perché le armi da fuoco sono indubbiamente lo strumento più efficace per la difesa in caso di emergenza (ovviamente), nello specifico:
- Fucili semiautomatici in calibro .223 remington tipo AR15 (marca Daniel Defense, Colt, Bushmaster, DPMS, Sig Sauer, no ADC o altre marce sportive che non hanno contratti militari) – Beretta ARX100 – Saiga / Izhmash serie AK100 o AR70 ex-ordinanza esercito italiano.
- Fucili semiautomatici in calibro 9×21 (o 9×19 se legalizzato) tipo MP5 (marca MKE), Beretta CX4 o PMX, o simili carabine in calibro da pistola di qualità militare.
- Fucili a canna liscia calibro 12 a ripetizione detto “pompa”, con caricatore fra i 5 e gli 8 colpi, tipo Remington R870, Mossberg serie 500/590 o modelli FABARM o Stoeger.
- Pistole semiautomatiche in calibro 9×21 (o 9×19 se legale) tipo: Glock 17, Glock 19 o Glock 45, Beretta 92fs o similari (Beretta 92 centurion, Beretta M9A3 o M9A4), Sig Sauer P226 o altre Sig Sauer, HK USP o altre pistole HK.
Un esperto o appassionato di armi noterà l’assenza di armi a ripetizione manuale (eccetto il calibro 12) come fucili a culatta mobile / otturatore scorrevole, a leva, o persino revolver.
Questo perché l’arma in questo caso specifico ha uno scopo di difesa, e come provato da unità militari e forze dell’ordine in tutto il mondo, un’arma semiautomatica ha capacità offensive semplicemente imparagonabili rispetto a armi che richiedono il caricamento manuale e caricatori ridotti.
Detto questo, ove non sia possibile o non si voglia comprare armi da fuoco (o mentre si attendono), ci sono altri strumenti utili e di libera vendita come:
- spray al peperoncino
- manganelli retrattili
- manganelli tipo Baton o Tonfa (dotazione polizia di stato o carabinieri)
- mazze da baseball
Altri oggetti come archi, balestre e fionde sono oggetti troppo complessi e unici da poter utilizzare con efficacia senza addestramento estensivo, e rischiano di dare un falso senso di sicurezza.
Meglio ovviamente di avere niente, in ogni caso non sufficiente.
Il concetto finale di questo capitolo è consapevolizzare che in situazioni catastrofiche la salvaguardia della nostra sicurezza, e di quella della nostra famiglia, è una assoluta priorità.
Ora che la difesa, i kit e gli strumenti sono a posto, puoi continuare a creare il tuo piano con questi punti. Ci vediamo nell’ultima parte, dove amplieremo il piano con skill, piani di emergenza, simulazioni e la chiave che ti può salvare anche nei momenti critici: gruppo e rete sociale.