Finché vi è vita vi è sempre anche speranza. Figuriamoci a soli 40 anni!
Se qualcuno ti ha detto (o hai pensato) che sia troppo tardi – ti dico che non è così. Sei al momento giusto nel posto giusto. La vita è fatta di fasi e qualunque momento può essere un’opportunità di migliorare.
Potrebbe essere che allo scoccare dei 40 anni e negli anni successivi tu abbia fatto riflessioni più approfondite sulla tua felicità.
Potresti aver collegato la tua felicità a quello che fai o non fai, al luogo in cui vivi o vorresti vivere o ancora alle persone che frequenti.
Per non parlare poi del business che porti avanti oppure della tua attività come dipendente.
Come tutti gli esseri umani del mondo è del tutto naturale che tu voglia avere il controllo della tua vita e direzionarla dove desideri.
Anzi, durante e dopo i 40 anni ancora le persone pensano di potercela fare da soli lavorando sodo, e che presto la vita li aiuterà.
Al contempo sentono anche che le opportunità stanno diventando meno con il passare degli anni.
Avendo passato anche io la fase dei 40 e avendo anche vissuto diverse esperienze di cambiamento (alcune generate e altre che si sono parate innanzi a me) comprendo perfettamente.
Voglia di ottenere risultati, volontà di cambiare vita e paura di non riuscirci vanno a braccetto.
Chi dice di non avere paura di lanciarsi in una nuova avventura sta mentendo. Per questo motivo ecco una guida fatta di 7 punti che penso che ti possa aiutare.
Una guida basata sulla mia esperienza personale e sulle mie competenze come professionista.
1. Scegliere con attenzione cosa significa per te successo
Molti partono nuovamente in quarta.
Ecco gli obiettivi, stilo una nuova mappa mentale, motivato come uno stallone da corsa parto verso la finish line.
Niente di più sbagliato. A 40 anni avrai già fatto diverse attività nella tua vita.
Sarai caduto o caduta più volte e chissà quanti sono i progetti su cui hai avuto successo e quanti invece sono stati degli errori madornali.
Quindi ti suggerisco un approccio più consapevole. Sei tu a scegliere cosa significa “successo” nella vita. Sceglilo tu e nessun altro.
Ho ascoltato un’intervista recente ad uno dei miei attori preferiti, Jim Carrey.
Alla domanda “Jim ma, veramente, ti sei ritirato dalla cinematografia?” lui ha risposto “sì, veramente” e poi ha aggiunto “non lo sentirai probabilmente dire da nessuna star di Hollywood, ma io ho avuto tanto dalla vita, ho tanto oggi e mi sento pieno. Mi godo la mia vita spirituale, la mia pittura e le mie letture. Sono a posto così”.
Come puoi intuire lui sa cosa vuole e lo realizza.
Ti suggerisco di fare questo passo prima di prendere decisioni importanti e di fare azioni senza la tua linea guida.
Molte persone che superati i 40 anni si sentono bloccate, confuse e senza spinta (pur sentendo di voler cambiare) non stanno più guardando loro stesse.
Forse stanno seguendo falsi idoli o le considerazioni di altre persone.
Sii onesto od onesta con te stesso.
Sai che cosa significa, per te, avere successo. Scrivilo a chiare lettere sul tuo foglio di lavoro.
2. Piccoli passi verso nuovi comportamenti e verso il traguardo
Adesso che hai chiaro cosa desideri, fai un inventario della tua vita sino ad oggi.
Sei giovane e probabilmente pieno o piena di energia: questo è un dato di fatto (anche se con qualche acciacco a meno che tu, in questo momento, stia vivendo un periodo difficile di salute).
Al contempo hai tanta esperienza derivante dalla tua vita e hai appreso tanto.
Scrivi le caratteristiche della tua personalità, le nozioni che possiedi e le abilità che sino a oggi hai messo in campo. Parti sempre da te e dal tuo coraggio di cambiare vita.
Scrivi di queste abitudini che in passato hanno funzionato: sui tuoi talenti e abilità costruisci un ponte per arrivare dove desideri.
Da quel momento fai leva solo su di esse e lascia stare, assolutamente, i punti di debolezza che credi di dover migliorare. Mi raccomando. Un piccolo blocco di miglioramento per volta è essenziale per un percorso di cambiamento efficace.
3. Trova uno specchio con cui lavorare
Da soli non si va da nessuna parte, perché da soli non siamo in grado di valutarci oggettivamente, di essere duri quando è necessario e compassionevoli quando serve.
Non solo. La riprova sociale è uno strumento potentissimo per tenerci sul tracciato. Cosa si intende per uno specchio? Una persona giusta, cioè che ha già raggiunto quello che desideri e che quindi ti può aiutare o insegnare qualche trucco del mestiere.
Un mentore quindi. Oppure un coach, un terapeuta, un guru, vedi tu chi preferisci. Ma sempre e comunque mai da solo o da sola. Se vuoi ottenere il meglio allora aggiungi anche un compagno o una compagna di viaggio, meglio se armato di buona volontà e positività. Una persona seriamente motivata e decisa, come te, a raggiungere i risultati che tu vuoi raggiungere.
Questo, oltre a portare nuove opportunità, ti aiuta ad evitare di procrastinare, cercare scusanti e ci sostiene nei momenti difficili. Sono due persone fondamentali per il tuo cammino a livello personale e non solo.
4. Crea il tuo nuovo network di successo
I collegamenti che hai nella vita, i tuoi amici, le persone che frequenti, i tuoi clienti… sono tutti parte della tua rete di relazione.
Le persone che attualmente fanno parte di questa rete sono lo specchio della vita che conduci oggi. Ergo per cui, purtroppo, non ti possono portare dove vuoi. A questo punto potresti pensare di dover smettere di frequentarli per cercare nuove persone. È un suggerimento che danno in migliaia di corsi.
Suggerimento, secondo me, profondamente errato. Andiamo in abbondanza.
Mantieni la rete di contatti che hai coltivato negli anni e ricca di persone interessanti e che ami (almeno per una parte di loro). Vai ad aggiungere, come frequentazione, nuove persone che vivono già nel mondo dove vuoi andare.
Scegli quelle che ti piacciono, quelle che senti essere affini a te e incrementa il contatto. Stai facendo crescere il tuo giardino di relazioni. Potresti chiederti dove puoi incontrare tali persone visto che vivono diversamente da te. Oggi più che mai ci troviamo nella condizione di poter fare questa ricerca e trovare persone interessanti in una modalità che dire semplice è dire poco.
Abbiamo Facebook, LinkedIn, Instagram, Tik Tok ecc…
Scegli le persone interessanti e contattale. È più semplice di quanto crediamo iniziare relazioni interessanti quando ci apriamo con il cuore alla vita.
5. Per cambiare vita a 40 anni, accogli la paura invece che soffocarla
Quando si è molto giovani si è meno frenati dalla paura. A volte si pensa di essere invincibili o che non si morirà mai. Allo stesso tempo si ritiene di avere una quantità di anni esagerata di fronte a sé tanto da potersi permettere di sbagliare.
Niente di più sbagliato ma questo è, spesso, il ragionamento conscio o inconscio che fanno molte persone giovani anagraficamente. Nell’età dei 40 anni ci si sente ancora giovani, ovviamente, ma si è consapevoli di avere molti meno anni di vita di fronte a sé rispetto alla vita media statistica.
A colpi di corsi di formazione e libri di automotivazione si cade nell’illusione di dover superare la paura, di dover essere coraggiosi e si finisce per fare molti, molti danni.
La paura va ascoltata, compresa e compenetrata. La paura ci è amica e ci indica elementi che potrebbero essere potenzialmente reali.
Prendi carta e penna e scrivi su di un foglio tutte le tue paure legate al cambiamento. Quindi, una volta che hai scaricato tutte le disgrazie che il tuo istinto di sopravvivenza ti sta dettando, riprendi in mano il foglio e analizzale una per una.
Scegli quelle che sono oggettivamente possibili. Le altre cancellale.
Su quelle che potrebbero effettivamente manifestarsi devi trovare dei Piani B, delle risposte nel caso in cui dovessero manifestarsi. Solo quando hai trovato un piano di uscita per ognuna di quelle situazioni sei pronto o pronta ad agire.
Il coraggio è la preparazione che ci mettiamo a coprirci dalle disgrazie che si potrebbero manifestare e che la paura, nostra amica, ci sta indicando con la sua capacità di vedere il nero nel futuro.
Niente “pensiero positivo” ma tanto, tanto “pensiero negativo” a cui facciamo seguire “piani b” e che una volta terminati fanno seguire le azioni nella vita reale.
Al contempo sorridiamo.
Siamo vivi e male che vada sarà stata una grande avventura.
6. Controlla i risultati e correggi il tiro
Il cambiamento non produce risultati immediati e nemmeno risultati positivi nel breve e, a volte, medio termine. La pazienza e la calma sono una grande virtù. Al contempo pazientare quando i risultati non arrivano potrebbe essere un errore.
Potresti scoprire di aver girato nella strada sbagliata ed essere 400 km fuori percorso. Come evitarlo? Ogni risultato finale è la somma dei sottoprodotti che sono frutto delle nostre azioni.
Se voglio vendere un contratto della mia azienda e so che ogni 100 telefonate ne chiudo uno so anche, in naturale conseguenza, che facendo dieci telefonate alla settimana necessiterò di 10 settimane per riuscire a chiudere un contratto. Se in 2 mesi ho bisogno di chiudere 10 contratti dovrò fare cento telefonate al giorno e non in dieci giorni. E se dopo cento, duecento telefonate non ho chiuso nulla – mi devo fermare e correggere il tiro.
Quindi ecco come puoi procedere.
Agisci prima di tutto. Poi raccogli i risultati (sottoprodotti), controlla, verifica che siano in linea e in caso affermativo procedi. In caso negativo fermati e rivedi il processo nelle sue minime parti.
Azione – controllo – revisione – azione
Un ciclo foriero di grandi risultati.
In conclusione
Cambiare vita a 40 anni non è né difficile né semplice.
Sei nella condizione perfetta per poterlo fare e, al contempo, devi evitare di procrastinare.
Si tratta di una decade in cui puoi sfruttare il mix di energia vitale con l’esperienza che hai costruito facendo leva sul network che hai creato. Fu a 40 anni che mi trasferii con tutta la mia famiglia negli USA. Esperienza di grande cambiamento senza la quale oggi non sarei dove sono, e nei dieci anni successivi mi avrebbe fatto mancare la conoscenza approfondita di oltre 81 nazioni nel mondo.
Ricorda al contempo che il cambiamento consapevole (e non quello che cade come un mattone sulla testa delle persone) richiede di dover accettare che sarà più difficile del previsto.
All’inizio ti chiederai “ma chi me lo ha fatto fare” – ma se avrai la tenacia di superare i momenti difficili arriverai, con i tuoi tempi, allo stato finale condensato con questa frase “meno male che l’ho fatto” o qualcosa di simile.
Abbi fede in te stesso e in te stessa.
Sei arrivato o arrivata oggi dove sei, e questo è un fatto che ti dice che puoi andare dove vuoi.